L’inverno è lungo, molto lungo, per noi grandi ma soprattutto lo è per i bambini.
I lunghissimi pomeriggi passati chiusi in casa, perché fuori fa troppo freddo o, peggio ancora, le giornate chiusi in casa perché ammalati, sembrano non finire mai.
Noi mamme li curiamo, cerchiamo di intrattenerli, ci inventiamo la qualsiasi, ma sembra non bastare mai. Oltretutto, spesso, dobbiamo anche lavorare!!!
Per fortuna ci sono certi giochi intramontabili, che vengono in nostro aiuto e fanno tanta compagnia ai nostri piccoli.
Photo Credits: Adriana Fusè
Cicciobello Bua è l’iconico bambolotto che ha la bua ed è pronto per essere curato, in ogni momento e in tanti modi diversi.
Le mie bambine passano ore a giocare con Cicciobello Bua! Lo curano amorevolmente e in base alla giornata e al malanno che hanno loro o dal quale sono appena guarite, decidono che bua abbia.
Sono delle infermierine perfette, copiano alla lettera le indicazioni del pediatra, dispensano le cure amorevolmente, riproducendo quello che faccio io con loro. Verso fine giornata Cicciobello Bua non ha più la bua ed è pronto per fare il pieno di coccole nel suo seggiolone, lettino, fasciatoio, dipende dall’umore.
Cicciobello Bua può avere più bue ed è proprio questo che piace alle bambine, che non le fa mai stancare. Quando ha le guance tutte rosse le bambine gli misurano la febbre con il suo termometro personalizzato.
Photo Credits: Adriana Fusè
Medicine o vitamine? Qual è la cura adatta per far guarire Cicciobello Bua?
Fingono il consulto telefonico con il pediatra. Spesso è occupato quindi devono aspettare un po’ in linea, e io muoio dal ridere a sentire i discorsi che fanno. Alle fine della telefonata provano con le medicine e poi tentano di calmarlo con il biberon di latte e miele. E se proprio il loro bebè non migliora, gli fanno la punturina.
Devo dire che fargli la puntura piace molto alle mie infermiere. Poi dopo le cure delle sue mammine Cicciobello torna a sorridere. A parte quando Benedetta gli ruba il ciuccio perché sostiene che sia suo. La verità è che le piace sentirlo piangere per poi calmarlo, dandogli lei il ciuccio.
Si divertono davvero molto con Cicciobello Bua perché possono inventare un gioco sempre diverso, grazie a tutti gli accessori interattivi che ci sono all’interno della confezione.
Prendersi cura di un bebè, giocare a fare la mamma in maniera sempre diversa, imitare la mamma in tutti i gesti, visti con i loro occhi, è il gioco che più di ogni altro coinvolge e interessa le mie figlie.
Prendersi cura di Cicciobello come fosse un bambino vero le responsabilizza, le rende più pazienti e altruiste, perché il bambolotto guarisce grazie alle loro cure.
Adriana Fusè