Per alcuni bambini il momento del distacco dalla mamma è molto faticoso ma ci sono degli accorgimenti che possono aiutare: rimettere in scena con CiccioBello questo momento, aiuta il bambino a viverlo con maggior serenità.
Photo Credits: Adriana Fusè
Il distacco tra mamma e figlio è un evento naturale e inevitabile che prima o poi si deve affrontare, in particolare quando la mamma deve tornare al lavoro.
Il distacco è un avvenimento continuo, dal giorno della nascita in poi, ma quando si tratta di dover lasciare il bambino per tornare al lavoro, diventa un momento difficile da gestire: sia per il carico di emozioni contrastanti che per i molti sensi di colpa.
C’è la preoccupazione costante che il bambino soffra, che non stia bene all’asilo o con la tata.
Io ho affrontato il distacco, con tutti e quattro i miei figli, dopo l’anno di vita, si pensa che sia quella l’età migliore.
Prima dell’anno il bambino, dicono, abbia un atteggiamento di diffidenza nei confronti delle persone che non conosce, tende a giocare da solo e vive la paura dell’abbandono. Paura che si dissolve gradualmente a partire dal decimo mese di vita.
Che il distacco dalla mamma arrivi entro l’anno o dopo i due, sempre distacco è, e deve essere gestito nella maniera più consapevole e naturale possibile. Bisogna riuscire a capire che è una fase della vita e non una forzatura, anche se difficile.
Quando arriva il momento del distacco è fondamentale parlare il più possibile con il bambino, rassicurarlo, ascoltare il suo pianto e non forzarlo a giocare con le maestre o gli altri bambini. Non andare via di nascosto, spiegargli tutto, perché non è mai troppo piccolo per capire.
Se non si saluta il bambino prima di andar via, lui potrebbe davvero viverlo come un abbandono. Questo, sulla carta è l’ABC del distacco perfetto, ma la realtà non è sempre così semplice.
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Come gestire il distacco dalla mamma: 4 Consigli semplici e fondamentali
- Unicità – Non dimenticate mai che i bambini sono unici, quindi reazioni, tempi e aspettative cambiano da bambino a bambino.
- Risposta – Rispondere sempre alle domande nel modo più semplice possibile. Rispondere sempre a qualsiasi domanda. È rassicurante.
- Visita – Programmare una visita all’asilo insieme al bambino prima di iniziare. Quando siete all’interno dell’asilo spiegategli bene a cosa servono le varie stanze. Il bagno, la mensa, la biblioteca e tutti gli spazi che visiterete.
- Gioca – Quando torni a casa inventa delle storie, con i suoi giochi preferiti, ambientate proprio all’asilo.
Il gioco è il linguaggio dei bambini, quindi non esiste niente di più semplice che spiegargli qualcosa utilizzando il gioco.
Con le mie figlie, il ruolo fondamentale di aiutante, nella fase del distacco, lo ha rivestito il Cicciobello, il loro bambolotto preferito.
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Superare l’ansia da abbandono tra mamma e bambino giocando con Cicciobello
L’iconico bambolotto, amato da più generazioni, mi ha aiutata a ricreare a casa il momento del saluto all’asilo e la giornata con gli altri bambini.
Le bambine si sono immedesimante nel ruolo di mamme e Cicciobello era il loro bambino. Come mammine perfette lo hanno coccolato, consolato, abbracciato, baciato e alla fine salutato, proprio come facevo io con loro. L’emozionante “gioco dell’affetto” tra mamma e figli, niente di più dolce.
Con Cicciobello Muah il gioco dell’affetto diventa ancora più reale ed emozionante. Proprio come un bambino vero, Cicciobello dopo aver appoggiato la sua bocca alla guancia della sua mamma le regalerà lunghi e dolci baci. Ma anche bacetti fugaci e più vivaci, come quelli che danno i bambini una volta che si sono inseriti e hanno accettato il distacco dalla mamma.
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Adriana Fusè