Insegnare ai bambini a “fare da soli”
Quando sono diventata mamma di Lavinia ero assolutamente convinta di doverla rendere subito indipendente e libera. Mi piaceva l’idea di sapere che mia figlia avrebbe potuto cavarsela anche senza di me attorno. Un atteggiamento che ho modificato nel corso dell’opera quando invece, con la nascita della mia seconda figlia, ho preso coscienza del tempo che passa, della fugacità dell’essere bambini e del vedere i nostri figli per quello che sono.
Adesso, infatti, cerco di godermi quanto più possibile la mia bambina piccola afferrando e trattenendo tutto quello che riesco a prendere, forse anche perché so che sarà l’ultima volta, e questa consapevolezza ti cambia, in maniera non indifferente.
Sono però ancora fermamente convinta che insegnare ai bambini ad essere autonomi sia importantissimo. Bada bene autonomi, non indipendenti. Il punto di vista, l’ho detto, è cambiato.
Le figlie di Serena De Giusti giocano con Cicciobello e i set di vestitini ispirati alle grandi città del mondo. Photo Credits: Serena De Giusti
Educare all’autonomia iniziando con le attività quotidiane… come un gioco
Insegnare a un bambino a fare da solo e a svolgere piccoli compiti domestici aiuta a renderlo più sicuro di sé e ad aumentarne l’autostima! Per di più, secondo molti esperti, contribuisce a sviluppare le sue intelligenze e a porre le basi per ottenere dei buoni risultati in ambito scolastico e lavorativo. Inoltre, soprattutto quando in casa ci sono più bambini, sapere di aver aiutato il primogenito a diventare un po’ autonomo è un bell’aiuto nella gestione familiare.
Educare un bambino all’autonomia non significa lasciarlo solo nello svolgimento delle attività quotidiane, bensì vuol dire accompagnarlo passo a passo nello sviluppare competenze e capacità personali, fargli capire che può farcela da solo e che mamma e papà saranno sempre accanto a lui, in caso di necessità.
Lavinia si veste da sola da quando ha 4 anni, da quando cioè è nata la sorella. Certo è sempre stata una bambina sveglia e aveva voglia di fare da sola, ma ho anche cercato di spronarla a “sbrigarsi” certe incombenze in autonomia, in modo da potermi occupare della sorella più liberamente.
Così siamo partiti dal mangiare da sola non appena in grado, al semplice lavaggio dei dentini (che comunque monitoriamo sia io che il papà), al provare a rifarsi il letto o a riordinare la stanza.
Piccole attività quotidiane che si possono insegnare anche attraverso il gioco, per esempio con le bambole. La famiglia, la quotidianità, il gesto ripetuto e “la vita vera” sono mezzi facili per sviluppare l’autonomia.
I bambolotti infatti vanno vestiti e svestiti, accuditi, messi a letto, coccolati, abbracciati e amati. Esattamente come si fa con i bambini. Il fatto di vestire, per esempio, Cicciobello e dover scegliere quale vestitino è più adatto alla stagione e all’occasione, rende anche più consapevole il bambino stesso quando la mattina deve prepararsi per andare a scuola.
Le figlie di Serena De Giusti giocano con Cicciobello e i set di vestitini ispirati alle grandi città del mondo. Photo Credits: Serena De Giusti
Come fare quindi per aiutare i nostri figli ad essere più autonomi?
Sicuramente, dobbiamo imparare a non sostituirci a loro, ma a lasciarli provare. Spesso per senso di protezione ci viene da intervenire per evitare che il bambino “inciampi”, ma è anche attraverso l’errore che si cresce, quindi è giusto dare la possibilità ai bambini di provare e lasciarli sbagliare.
Possiamo coinvolgerli sin da piccoli nelle nostre faccende quotidiane, facendoci aiutare in quelle mansioni che sappiamo essere adatte a loro, e perché no a proporre loro cose leggermente superiori alle loro capacità, per stimolarli.
Infine, è importantissimo incoraggiarli. Esattamente come quando siamo diventati genitori noi, dei nostri bambini, e speravamo che accanto a noi ci fosse qualcuno a dirci “Ce la farai”.
Le figlie di Serena De Giusti, giocano con Cicciobello e i set di vestitini ispirati alle grandi città del mondo.
Photo Credits: Serena De Giusti
Serena De Giusti