La fantasia dei bambini non ha limiti ma ci sono volte in cui ti chiedi come fanno a pensare certe cose. Da dove possano scaturire certe idee, come abbiano fatto a concepirle.
Quando sono rimasta incinta della seconda figlia, la grande aveva quasi tre anni. Abbiamo aspettato qualche mese per dirle che sarebbe diventata una sorella maggiore, per superare le prime fasi critiche della gravidanza ed essere certi che tutto proseguisse per il meglio. Quando mia figlia lo ha saputo è stata molto contenta. Non mi aspettavo una reazione del genere. Ma a lei è sempre piaciuto stare in mezzo ai suoi coetanei e sapeva che una seconda bambina in casa avrebbe significato avere più giochi con cui giocare.
È stata sin da subito curiosa di sapere il sesso del bambino che stava crescendo nel pancione. Non che avesse delle preferenze, semplicemente voleva partecipare al toto nomi, alla scelta del corredino, alla preparazione della cameretta del neonato dal momento che lei sarebbe passata in una camera da grandi; con armadi verdi e gialli, maniglie a forma di mattoncino e principesse alle pareti.
All’inizio, però, pensava che sarebbero arrivati un fratellino e una sorellina, così da non scontentare nessuno: il papà, che voleva un maschietto per non essere più in minoranza in casa, mentre la mamma una femminuccia, essendo lei cresciuta in una famiglia praticamente tutta pink. Farle capire che, in realtà, sarebbe nato solo un bambino o solo una bambina non è stato facile.
E così ci siamo inventati una bella storiella: “Cara Alice, devi sapere che quando una mamma rimane incinta per la seconda volta, è un momento importante per tutta la famiglia. Per la mamma che metterà al mondo un altro bebè, per il papà che nuovamente diventerà responsabile di un frugoletto e per i nonni che potranno viziare un altro nipote. Ma è per la sorella o il fratello maggiore che il momento sarà importantissimo. Diventare fratelli maggiori è un compito importantissimo. Per questo motivo quando nasce un fratellino al primogenito viene fatto un regalo. Basta che esprimi il desiderio al pancione e quando la tua sorellina arriverà a casa ci sarà anche il tuo dono”.
Alice al settimo cielo. Non poteva credere alle sue orecchie. Ci sarebbe stato un regalo anche per lei! Era un’occasione troppo ghiotta da sfruttare, non doveva lasciarsela sfuggire. E così ha chiesto un po’ di tempo per pensarci. I giorni passavano e lei non si decideva. Quando le abbiamo svelato che sarebbe diventata la sorella maggiore di una femminuccia, le è scattato il lampo di genio. “Mamma, papà, visto che la sorellina sarà femmina, io vorrei un Cicciobello. Così hai fatto la coppia e anche papà è felice. E io ti aiuterò a cambiare i pannolini: prima Sara e poi Cicciobello”.
Perfetto, il regalo era stato scelto. E anche già comprato, impacchettato con tanto di culletta e marsupio per portarlo a spasso insieme alla sorellina che sarebbe nata in tarda primavera. Così avremmo potuto uscire tutti insieme a fare lunghe passeggiate. Comprato per tempo, ovviamente, metti che la bimba decidesse mai farmi uno scherzo e nascere prima del termine: non avrei certo potuto presentarmi a casa senza il Cicciobello Fiocco di Neve scelto da Alice!
Il pancione della mamma è pieno di sorprese!
Le settimane di attesa però, erano ancora tante, così come le domande di Alice su quel pancione al quale aveva espresso il desiderio di ricevere un dono e che cresceva sempre di più. Così tanto che a un certo punto le è venuto un dubbio.
“Mamma, sai che ho capito come fa il pancione a esaudire il mio desiderio di avere Cicciobello Fiocco di Neve? Tu lì dentro non hai solo Sara!”.
Eh? Cos’altro mai ci potrebbe essere? Che lei senta che in realtà c’è un gemellino non previsto e non visto in nessuna ecografia? Come in quelle storie ai confini della realtà dove i bambini vedono cose che noi adulti non vediamo?
“Amore e cos’altro ci deve essere?”. E lei, con il candore che solo i bambini hanno, risponde secca e anche con tono un po’ risentito perché noi grandi non c’eravamo arrivati prima: “Ma mamma, c’è anche un intero negozio di giocattoli insieme alla sorellina. Per questo puoi chiedere al pancione cosa vuoi e ti arriva il regalo. Altrimenti come fa?”.
Già la gravidanza è un periodo delicato di ogni donna, sentirsi poi dire da tua figlia di tre anni che hai la pancia così grande da sembrare un intero negozio di giocattoli sono colpi al cuore non indifferenti e che minano l’autostima…
Però, in effetti come ragionamento filava. Ma il bello doveva ancora venire, perché lei ancora non aveva smesso di pensare a come potesse arrivare il regalo. Ok, dentro la pancia c’era un negozio di giocattoli fornitissimo che “Laboratorio degli elfi di Babbo Natale” scansati proprio. Ma come faceva ad uscire la sorellina e Cicciobello?
“Mamma, ma come fa Sara a uscire dal tuo pancione?”.
Ok, respira profondamente, evita di parlare di cicogne e cavoli come ha fatto tua madre da piccola con te e cerca di essere il più possibile realistica, ma senza sfociare nella lezione di anatomia che non è il caso.
“Eh, vedi amore, quando sarà pronta a nascere mi manderà dei segnali dalla pancia. Tu andrai a stare da nonna per qualche giorno e farai campeggio. Mentre papà porterà mamma in ospedale dal dottore, che aiuterà Sara a nascere, quando avrà deciso che è il momento di vedere se fuori c’è il sole oppure la pioggia”.
“E quanto tempo ci vorrà mamma?”. “Potrebbe volerci un po’, come potrebbe metterci un secondo a uscire dal pancione della mamma, dipende dalla fretta che ha di vederti”. “Ah, ho capito”.
Meno male. Ma non era finita lì. “Secondo me avrà una gran fretta di uscire e il medico dovrà prendere al volo sia Sara sia il mio Cicciobello. Speriamo che sia bravo a giocare a pallavolo”.
E niente… io mentre partorivo pensavo di avere un negozio di giocattoli in pancia e pensavo a quel povero ginecologo che mi invitava a spingere più forte e che, a un certo punto, si sarebbe ritrovato a dover fare l’acrobata per non far cadere nessuno per terra. Né la mia bambina né Cicciobello.
Per fortuna è stato bravo. Nessuno si è fatto male. Ed io a casa avrei avuto una bambina a cui cambiare il pannolino, mentre Alice avrebbe avuto il suo Cicciobello venuto fuori dal pancione di mamma.
Patrizia