Nel capitolo precedente: Candito, un cagnolino senza famiglia, racconta a Cicciobello Bua del suo arrivo a casa di Pam e del marito Manuel. Qui conosce una vecchia basset hound di nome Bama e diventano subito amici…
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Bama mi ha aiutato molto nell’inserimento. Mi ha presentato a tutti i cagnoloni: Tina e Rod, due bellissimi Rottweiler, Nika e Giorgio, due belga Malinois e per ultimo Perry, un cane super-mega-divertente Border Collie. Perry non stava un attimo fermo, peggio di me!
La prima sera a casa di Pam mi hanno spiegato che il kennel era la mia cuccia e dovevo stare lì per fare il bravo cagnolino. Poi quando Pam mi chiamava potevo uscire a correre nel giardino della casa… era un giardino grandissimo e Bama mi accompagnava sempre per aiutarmi a capire meglio come comportarmi. Pam non mi perdeva mai d’occhio: “Stai attento Candito… Lì non ci puoi andare… Vieni qui… corri con Bama e Perry vedrai come ti diverti…” e poi mi lanciava un gioco fantastico e mi ha detto che era il mio gioco. In verità io mi divertivo con tutto quello che trovavo: i legnetti, i sassi, guardavo le piante e mi piaceva tantissimo scavare nella terra delle buche profondissime…
Intanto i giorni passavano e io cercavo di fare amicizia con gli altri cani presenti in casa… a volte Manuel prendeva Tina e Rod e li portava con lui a correre e a fare tanti fantastici esercizi… io mi soffermavo a guardarli e restavo incantato ma poi mi guardavo in giro e avevo solo voglia di correre e mangiare, mangiare e mangiare… adoro mangiare.
Il momento della pappa, per me, è sempre meraviglioso! Quando Pam mi chiamava per fare la pappa mi diceva sempre “ora Candito devi fare il bravo e mangiare con calma.” Mi guardava con i suoi occhi grandi e mi diceva “Seduto!” io all’inizio non capivo bene, e continuavo a fissare la ciotola con la pappa desiderandola con tutto il mio cuore ma, poi, piano piano ho capito cosa voleva da me, così per fare più in fretta mi mettevo seduto come un soldatino e lei mi dava subito la mia ciotola con la pappa! Ahhhh meraviglioso!
Un pomeriggio siamo rimasti a casa da soli io, Bama e Perry. Bama ci ha guardati e ci ha detto: “ragazzi, oggi dovete essere bravissimi, è vietato combinare guai” io e Perry ci siamo guardati, abbiamo guardato Bama e abbiamo iniziato a correre in giro per la casa cercando qualcosa di interessante da scoprire…
E infatti, proprio dietro la porta d’ingresso, abbiamo trovato le pantofole di Manuel! Non ce lo siamo nemmeno fatto dire, ci siamo avventati sulle pantofole ed abbiamo iniziato un vero combattimento. Io ero così impegnato a sbranare la mia pantofola che non mi sono nemmeno accorto dell’arrivo di Bama che ha subito sgridato Perry rimettendolo in riga, ma io oramai ero troppo preso. Avevo fatto la pantofola in mille pezzi e a nulla è servita l’agitazione di Bama, che mi stava sgridando di santa ragione. Così, per non sentirla più abbaiare, mi sono preso la pantofola distrutta e sono andato a nascondermi nel mio kennel ma…
Proprio in quel momento ho sentito girare la chiave di casa. In un attimo Pam era davanti al kennel e mi guardava serissima con i suoi grandi occhi spalancati. “Ridammi subito la pantofola di Manuel…” ma io non ne volevo sapere. La tenevo stretta fra i miei dentini e fissavo Pam con occhi languidi.
E allora? Che è successo? Hai tenuto tu la pantofola?
No Ciccio…
Pam senza scomporsi, mi ha preso la pantofola dalla bocca e mi ha dato una pacca sul muso. Mi ha guardato e con l’aria più serena del mondo mi ha detto: “visto che hai fatto il monello, questa sera niente pappa”.
Niente pappa, capisci? Io avevo fame! Fa-me! Erano almeno tre ore che non mettevo niente nel pancino… e Pam mi ha messo in castigo e, quando è arrivato Manuel, è venuto con la sua ciabatta, che pensavo mi volesse regalare, e mi ha chiesto se veramente fossi stato io. Lui non ci poteva credere: “ma come Candito? Un cucciolo bravo come te non fa queste cose!” e non mi ha fatto nemmeno una carezza.