Nel capitolo precedente: Candito, un cagnolino senza famiglia, racconta a Cicciobello Bua di quando Pam gli ha detto che anche lui, presto, avrebbe avuto una mamma…
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Una delle cose più divertenti che facevo insieme a Pam e Manuel era la puppy class. Una cosa fantastica! Andavamo in un posto grandissimo, un ex campo di calcio, e lì trovavo decine di cuccioli come me con la loro famiglia.
Io ancora la mia famiglia non ce l’avevo ma Pam, proprio quella mattina, mi aveva sussurrato all’orecchio che avrei conosciuto una bella famiglia e che, forse, mi avrebbe adottato.
Io non ci avevo prestato molta attenzione perché siamo arrivati subito al campo ed ero pronto ed emozionato perché avrei incontrato tanti cuccioli con cui giocare…
La puppy class era bellissima. Correvo, correvo felice e le orecchie erano sempre girate indietro, e giocavo con tutti. Qualcuno era più grande, qualcuno più piccolo ma eravamo tutti cuccioli e insieme ci divertivamo davvero tanto! Alla fine di tutto quel giocare eravamo tutti sfiniti e tornavamo dagli umani che ci mettevano il guinzaglio e facevano un cerchio. Manuel iniziava a parlare e spiegava ad ogni persona cosa aveva fatto il suo cucciolo e come si era comportato…
E cosa spiegava? Come avevate giocato?
Sì Ciccio, Manuel capisce da come giocano i cuccioli insieme che carattere hanno.
Tu sicuramente eri bravissimo…
Bhè, sì, modestamente, diceva sempre a Pam che ero un bravo cane, che stavo bene con tutti, però bisognava ancora lavorare sul richiamo.
Il richiamo? In che senso?
Nel senso che quando mi chiamavano io continuavo a giocare e, se si avvicinava qualche umano per riprendermi, io scappavo felice.
Pam quella sera mi ha guardato seriamente: “Candito, domenica verranno a conoscerti dei miei amici, vogliono adottare un cagnolino. Hanno visto la tua foto e vorrebbero portarti a casa con loro…” io la guardavo estasiato. Una mamma, un papà ed una sorellina umana con cui stare. Finalmente una famiglia tutta per me. Ero così emozionato che ho divorato la pappa ancora più velocemente del solito.
Bama si è avvicinata ad ascoltare e anche gli altri sembrava avessero capito. E dopo che tutti hanno finito la pappa, abbiamo giocato insieme e ho capito che anche Manuel era felice per me!
Quando sono arrivati, Pam ha messo nel kennel tutti tranne me.
Siamo usciti insieme in giardino e li ho visti. Sono scesi dall’auto e stavano già ridendo felici, salutavano sia me sia Pam e, appena hanno varcato il cancello, mi si sono avvicinati quasi intimiditi. La bambina era fantastica! Mi ha fatto correre e giocare, mi tirava il mio gioco preferito e il papà e la mamma mi accarezzavano ogni volta che mi avvicinavo.
“Come sei bello”, mi dicevano, “che meraviglioso cucciolo”.
La mamma ed il papà sono entrati in casa a parlare con Pam ed io sono rimasto con Sara a giocare per più di un’ora. Mi piacevano ma, subito dopo la pappa, sono andati via ed io mi sono ritrovato ancora lì con tutta la ciurma…
Ma come? Non ti hanno portato a casa?
No Ciccio. Non quel giorno. Sono dovuti venire ancora altre due volte a farmi visita, perché prima di dare un cagnolino in adozione le famiglie devono imparare a conoscerlo…