Lo sviluppo emotivo del bambino attraverso il gioco
I bimbi piccoli fanno spesso fatica ad esprimere le proprie emozioni, perché devono ancora imparare a riconoscerle e gestirle. Uno dei compiti fondamentali per noi genitori è proprio quello di aiutare i nostri figli a tirare fuori i sentimenti, sia quelli positivi sia quelli negativi, dato che proprio questa è la chiave del loro benessere. Reprimere le emozioni può essere infatti molto pericoloso, perché alla lunga le emozioni inespresse possono anche trasformarsi in reazioni psicosomatiche o comportamenti disadattivi.
Imparare a conoscere le emozioni, controllarle e gestirle è quindi un obiettivo fondamentale di ogni educazione. Il punto è: come aiutare i piccoli in questo processo niente affatto scontato?
Ancora una volta il gioco può darci una mano per creare un legame empatico con i bambini e per favorire un clima di vicinanza emotiva, particolarmente positivo.
Mentre giocano i piccoli si sentono sicuri e riescono a mettere in scena la loro vita interiore senza troppi filtri, riuscendo a dar finalmente voce a quello che provano: rabbia, tristezza, disgusto, paura, sorpresa e felicità.
Ci sono giocattoli che sono più adatti di altri a stimolare i bimbi in questo “lavoro”.
Ricordo che con le mie figlie mi mettevo in ascolto mentre giocavamo con le bambole e scoprivo cosa era successo all’asilo, come si sentivano, se erano tristi o felici, se avevano litigato con qualche amichetta o se un evento le aveva turbate.
Photo Credits: Valentina Piccini
Imparare a esprimere le emozioni con Cicciobello Lacrime Vere
Il nuovo Cicciobello Lacrime Vere è particolarmente adatto a svolgere il compito di “facilitatore di emozioni” perché si comporta proprio come un vero bambino: non solo beve, fa versetti per attirare l’attenzione della mamma, ma quando qualcosa non va, corruga le labbra in un broncio e gli occhietti cominciano a riempirsi di lacrime che colano sul viso.
Per i bimbi può essere liberatorio vedere che non capita solo a loro di aver voglia di piangere o di provare rabbia ogni tanto, ma anche al loro bambolotto preferito. Così come può essere utile vedere che il Cicciobello dopo le lacrime si calma con le cure e le coccole, perché imparare a vivere le proprie emozioni significa anche capire che sono passeggere e non definitive. Dopo la tempesta per fortuna torna sempre il sereno.
Ed è ancora più importante per i nostri figli saper esprimere la felicità, che è un’emozione che non va data mai per scontata, ma andrebbe condivisa in famiglia. Un bel sorriso o un bacio sono modi per far vedere che stiamo bene e non dobbiamo aver timore a dimostrarlo.
Valentina Piccini