Fuori l’aria è frizzantina, le tenebre sono calate da un po’ e ha ripreso a nevicare. Dalla cucina arrivano le voci della mia famiglia e, fra tutte, sento squillante quella di Sara, la mia padroncina… io ho già mangiato e ho deciso di ritirarmi nella grande sala, davanti al caminetto scoppiettante, dove amo riposarmi in tranquillità. Stasera, però, non sono solo. Vicino a me, sui miei cuscinoni blu, c’è un nuovo amico.
È arrivato questa mattina, molto presto. Era sotto “il grande albero luminoso”. Io stavo dormendo dentro la mia cuccia e non mi sono accorto di niente. All’alba Sara è corsa in salotto per vedere se fosse successo qualcosa. L’ho sentita gridare di gioia, saltava in giro per casa come un coniglietto, ed è andata sul lettone della mamma e del papà urlandogli “Babbo Natale è arrivato e ha portato tantissimi regali”… Babbo Natale? Regali? Io non ho visto e sentito nessuno stanotte… ho dormito profondamente e ho sognato di correre, correre, correre e giocare con tutti i miei amici dell’area cani.
Visto che ormai ero sveglio ho deciso di uscire dalla mia cuccia, sistemata in un angolino speciale all’ingresso, per vedere cosa stesse succedendo.
Sul divano c’erano seduti la mamma e il papà che guardavano Sara alle prese con una grande scatola, avvolta da carta colorata e ricca di fiocchi… interessante! “Magari potrei darle una mano”, ho pensato… ho scodinzolato un po’… ma poi mi sono accucciato vicino a mamma e papà per vedere meglio la scena.
Mano a mano che Sara scartava il pacco sentivo le sue grida di gioia salire sempre di più, fino a scoppiare in un urlo incredibile quando, dalla carta, è uscito il faccino di…
“Sììì!!! È Cicciobello! Mamma è Cicciobello Bua, è bellissimo!!!”
Così sei arrivato tu: Cicciobello Bua. Hai un nome breve e facile da ricordare… io, invece, ho un nome lungo e un po’ pomposo.