Quando mamma e papà devono partire per un viaggio, che sia breve o di lunga durata, sanno che dovranno fare i conti con le valigie e con i giochi delle loro figlie, per fortuna sono esperti di Tetris!
Viaggiare con i bambini è fantastico, il viaggio con loro ha tutto un altro sapore. L’attesa durante la preparazione, immaginandosi come sarà il tragitto percorso per arrivare alla meta o come saranno le città visitate… ma anche gli alberghi e i loro bagni, solitamente luogo prediletto dei più piccoli. La scoperta di quanto sia grande il mondo ma piccolo al tempo stesso perché, in ogni angolo del pianeta, i bambini sanno come sentirsi a casa e come coinvolgere le persone che incontrano nei loro giochi. I ricordi fatti di mille souvenir comprati in viaggio per placare la loro voglia di shopping in terra straniera, ma anche di fotografie a volte un po’ mosse o con i soggetti che immancabilmente non guardano mai nella stessa direzione.
Eh sì, il viaggio con i bambini è tutta un’altra storia. Ogni mamma e ogni papà sa che non tornerà come quando è partito. Perché sarà arricchito da esperienze che, vissute tramite gli occhi e l’entusiasmo dei più piccoli di casa, hanno un sapore decisamente più intenso e più piacevole. Ma viaggiare con i bambini è diverso anche per un altro piccolo aspetto, che ogni genitore di questa terra rimuove da una vacanza all’altra per proteggere la propria sanità mentale ed evitare di perdere la voglia la voglia di organizzare nuovamente un viaggio di famiglia.
Di cosa sto parlando? Ma ovviamente del fatto che mamma e papà prima di partire, durante il viaggio e anche in preparazione del rientro, devono giocare a Tetris. Non sul tablet o sul telefonino e nemmeno sulla console portatile o sul computer. Ma direttamente all’interno del baule dell’automobile che, per quanto grande sia, sarà sempre troppo piccolo per le esigenze dei figli. Quando si decide di viaggiare con i bambini piccoli è come portarsi dietro la casa. Anzi, sarebbe meglio essere delle chiocciole o delle tartarughe e andare a vivere direttamente in un camper per far prima.
Perché se prima dei figli le nostre valigie erano minimalista o comunque di dimensioni accettabili, con loro tutto cambia. Perché per ogni vacanza, che sia di breve o di lunga durata, abbiamo il brutto vizio di volerci portare tutto dietro. Mille oggetti e cambi di vestiti che nemmeno Mary Poppins potrebbe immaginare di tirar fuori dalla sua borsa. Così tanti prodotti per la cura del corpo che nemmeno una Spa si sogna. Farmaci e medicinali per ogni evenienza: che poi forse sono l’unica cosa che conta davvero portare con sé. Senza parlare del bagaglio che chiediamo direttamente alle bambine di preparare.
Bambini con la valigia e Cicciobello
A casa nostra funziona che ognuno pensa alla propria valigia dei vestiti. Ovviamente le due bambine con un piccolo aiuto, perché sarebbero capaci di portare solo costumi da bagno per una settimana bianca e solo sciarpe e maglioni di pile per una gita al mare. Responsabilizzarle è fondamentale. Ma se con il trolley dei vestiti è più facile indirizzarle verso una strada che sia il più possibile quella adatta alla meta che si raggiungerà, con lo zainetto dei giochi non c’è santo che tenga.
Puoi anche spiegarlo 1000 volte che dovranno portarselo dietro loro, che mamma e papà non ci penseranno minimamente a trasportare giochi a destra e a sinistra, che l’automobile non è infinita e che non c’è spazio per ogni singola cosa. Loro comunque vorranno portarsi dietro tutto il set completo per giocare in viaggio come a casa. Forse un po’ per sentirsi al sicuro e come se fossero davvero tra le mura domestiche considerate il loro nido.
E allora ecco che mamma e papà, di fronte a quel bagagliaio che chiede pietà viaggio dopo viaggio, incastrano prima le valigie, poi tentano di inserire zainetti pieni di libri, quaderni, pennarelli (hanno provato anche a portarsi gli acquerelli, giuro!) e giochi da viaggio, come ad esempio le carte. E vuoi lasciare a casa Cicciobello? Ma ovviamente no, perché è un membro della famiglia e quindi viene in viaggio con noi (abbiamo provato a giocarci anche la carta delle nonne, che si sentono sole, ma niente, Cicciobello ormai ha viaggiato più di un pilota di voli intercontinentali! E con lui tutto il suo corredino. Perché è un neonato e quindi ha bisogno della sua carrozzina, della sua culla, del suo seggiolone, dei vari cambi di vestitini, biberon, kit per le emergenze… e magari anche uno zainetto tutto suo con piccoli giochi per non farlo annoiare durante il viaggio on the road!
Se ci fosse un campionato di Tetris, tutte le mamme e i papà del mondo verrebbero esclusi a priori, perché per loro vincere sarebbe troppo facile, sono troppo allenati! Provateci voi a far stare tutto quanto in un’auto che non è come la borsa di Mary Poppins… O forse lo è?
Patrizia