Oggi vi racconto un episodio molto divertente, ma che fa capire quanto i bambini considerino i loro giocattoli dei piccoli eroi “mangia paure”. Un giorno per andare alla visita pediatrica, ho acconsentito ad una richiesta delle mie bimbe: ossia di portarsi dietro entrambe il proprio Cicciobello. Secondo voi qual è stata la reazione del dottore?
Bambini dal pediatra… con Cicciobello!
Diciamocelo, andare dal dottore non è facile. Non lo è per noi adulti, che rimandiamo il più possibile il momento di una visita di controllo o di accertamento, figuriamoci cosa possa voler dire per delle bambine, piccole o grandi che siano!
Perché per quanto sia sorridente, amichevole, in vena di scherzare e di far sentire bambini e genitori a proprio agio all’interno del proprio studio, il pediatra rimane sempre un dottore.
Un dottore che, alle volte, prescrive medicine non sempre piacevoli. C’è da dire che noi abbiamo la fortuna di avere un pediatra che non usa il camice bianco, solitamente considerato il colpevole della paura primordiale dei bambini quando vanno dal dottore. Senza dimenticare che, ogni pediatra che si rispetti, ha un muro pieno di stickers colorati e che Alice da quando è piccola (oggi ha 9 anni) continua a trovare adorabili; così come ride sempre per alcune raffigurazioni di bambini in pose sognanti e fiabesche, presenti sempre alle pareti dello studio.
Un posto piacevole, insomma, che però fa emergere sempre qualche paura ogni volta che a casa si annuncia che è arrivato il momento dei consueti controlli pediatrici oppure è necessaria una visita per le classiche malattie infantili. Ed oggi, proprio in occasione dell’ultimo controllo di routine, per capire se fossero cresciute o meno (anche se era visibile a occhio nudo), ecco che la piccola ha avuto un’idea geniale: cercando di capire il perché saremmo dovute andare dal dottore, dal momento che sia lei sia la sorella scoppiavano di ottima salute, ha deciso che entrambe avrebbero portato con loro i propri Cicciobello. Così il medico poteva controllare se anche i loro bambolotti stavano bene ed erano cresciuti.
Ovviamente non ci siamo tirati indietro. Così, dopo aver preparato le due bambine e preso il loro libretto del pediatra, abbiamo iniziato a preparare tutti insieme anche i due Cicciobello. Prima li abbiamo lavati con cura perché si sa, che dai dottori si va belli puliti e profumati. Poi abbiamo messo il pannolino pulito, sperando di non doverlo cambiare strada facendo. Abbiamo vestito entrambi con il loro miglior completino, portando però un ricambio (che non si sa mai). Bavaglino, cappottino, cappellino, sciarpa e via con il passeggino! Il tutto da caricare in auto, ovviamente, cercando di incastrarlo al meglio nel bagagliaio.
Siamo così partiti alla volta dello studio del pediatra. Con le nostre piccole mammine intente a tranquillizzare i loro bambolotti sul fatto che il pediatra non avrebbe fatto loro nessuna puntura. Per fortuna arrivate in ambulatorio non c’era nessuno, così siamo entrate e abbiamo informato il dottore che avrebbe dovuto visitare ben quattro bambini. Lì per lì ha solo strabuzzato gli occhi, non capendo. Poi, quando ha visto i bambolotti nei passeggini, ha subito compreso tutto quanto. E indovinate un po’? È stato al gioco!
Dopo aver visitato Alice e Sara e appurato che erano cresciute tanto e in salute, è passato ai bambolotti. Scrivendo su un foglietto tutte le misure prese e dicendo ad Alice e Sara di conservare con cura quel promemoria.
Difatti, ad un anno di distanza, quando entrambe avrebbero dovuto fare il successivo controllo, si sarebbero dovute ripresentare con i loro bambini e quel promemoria indicante le loro misure, per capire se fossero cresciuti bene e in perfetta salute. Ha anche consigliato alle bambine la giusta alimentazione da seguire e da far seguire ai loro bambolotti. Una volta arrivate a casa hanno davvero fatto attenzione alle sue indicazioni. In realtà, più per Cicciobello che per loro. Ma è già un buon inizio, non vi pare?
Alice e Sara erano semplicemente euforiche. E io ero grata al dottore per la cura e l’attenzione, oltre che alla sua disponibilità nello stare al gioco che si sarà sicuramente divertito. Tra un anno noi torneremo come promesso, chissà quanto cresceranno i Cicciobello in 12 mesi!
Patrizia